La fragilità è stata associata a una serie di esiti avversi, tra cui un aumento del rischio di ricovero e riammissione ospedaliera per tutte le cause, mortalità in ambito non chirurgico, ricovero e riammissione ospedaliera correlata a IBD.1
I fattori di rischio per la fragilità riscontrati nei pazienti con IBD comprendono aumento dell’età, presenza di comorbilità, malattia di Crohn, attività clinica e biochimica della malattia e precedenti ospedalizzazioni per tutte le cause.1
D’altra parte, le manifestazioni extra-intestinali della malattia, ma anche altre condizioni di comorbidità come le malattie cardiovascolari e i disturbi neuropsicologici, sono prevalenti nei pazienti con IBD e contribuiscono all’”accumulo di deficit”.1
BMI, body mass index; CSA, cross-sectional area; IL-10, interleuchina 10;
IMAT, intramuscular adipose tissue; LAVI, left atrialvolume index; LV, left ventricular;
MU, motor unit; SkM, skeletal muscle; WMH, white matter hyperintensity.
IBD, malattia infiammatoria intestinale; ASCVD, malattia cardiovascolare aterosclerotica.
CP-446493