Le mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) rappresentano il driveroncogenico più comune nel NSCLC.1
Tali mutazioni si presentano con maggiore frequenza nei non fumatori, negli ex fumatori lunga data (>10 anni) o nei fumatori leggeri (<15 anni), nel sesso femminile e nei pazienti più giovani.2
Le mutazioni comuni di EGFR, che vengono definite anche mutazioni “classiche”, rappresentano circa l’85% delle mutazioni attivanti a oggi identificate e comprendono la delezione nell’esone 19 e la mutazione puntiforme L858R nell’esone 21.3
Figura 1. Grafico a torta che mostra le frequenze di mutazioni driver di EGFR nel NSCLC.
I dati sono stati ottenuti dai database COSMIC e sono stati filtrati in modo da ottenere solo le mutazioni dell’adenocarcinoma.4
Elaborazione grafica di Fig. 1 da Rif. 4
L’EGFR è stato il primo bersaglio a essere scoperto e utilizzato quale target terapeutico nel tumore al polmone. La scoperta di questo target ha un’importanza fondamentale per il trattamento di questa forma tumorale.5
La terapia mirata contro il mNSCLC cEGFR+ ha cambiato radicalmente lo scenario del trattamento, migliorando significativamente il decorso della malattia.2
Nonostante il miglioramento della prognosi, tuttavia, questa forma tumorale rimane ancora altamente aggressiva ed è necessario che l’impegno della ricerca prosegua per rispondere agli unmet need ancora presenti in questo setting.
cEGFR+: mutazioni comuni di EGFR; EGFR: recettore del fattore di crescita dell’epidermide; mNSCLC: carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico; NSCLC: carcinoma polmonare non a piccole cellule.
1. Song X, et al. Front Pharmacol. 2023;14:1090500.
2. Pecci F, et al. Drugs Context. 2022;11:2022-4-1.
3. Linee guida neoplasie del polmone. Edizione 2024.
4. Harrison PT, et al. Semin Cancer Biol. 2020;61:167-179.
5. Cheng Z, et al. Oncol Rep. 2024;51(1):16.
EM-168921