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Inizia a identificare con maggiore chiarezza i potenziali driver tumorali
dei tuoi pazienti [1][2][3][4]

I biomarcatori molecolari e le vie di segnalazione coinvolte nel carcinoma uroteliale (UC) sono fondamentali
per comprenderne l'eterogeneità biologica e identificare sottotipi specifici.[5][6]

Concentrarsi sui distinti sottotipi molecolari dell’UC potrebbe aiutare a comprendere meglio i singoli pazienti con LA/mUC[6]

Inoltre, la comprensione dei sottotipi molecolari del tumore della vescica può aiutare a rivelare potenziali biomarcatori e identificare sottopopolazioni distinte di pazienti.[5][6]

Alcuni dei biomarcatori emergenti e potenzialmente predittivi per l'UC includono:[3][6][7][8][9]

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Alterazioni FGFR

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Espressione di PD-(L)1

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Burden delle mutazioni tumorali

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Microambiente tumorale

Discuti oggi stesso con il tuo patologo i biomarcatori disponibili e le relative opzioni per le analisi molecolari al fine di comprendere meglio i fattori
di crescita tumorale dei tuoi pazienti[10][11]

Il ruolo dei sottotipi molecolari nella gestione del LA/mUC

Una dettagliata comprensione molecolare dell'UC ha portato all'identificazione di sottotipi distinti che potrebbero aiutare a orientare gli approcci terapeutici.[6]

Più specificamente, i recenti sviluppi nella comprensione della patologia del cancro alla vescica hanno portato all'identificazione di sei classi molecolari. In ordine decrescente di prevalenza, i sei sottotipi di MIBC sono:[6]

Basale/squamoso (35%)

Ricco in stroma (15%)

Luminale papillare (24%)

Luminale non specificato (8%)

Luminale instabile (15%)

Neuroendocrino-simile (3%)

Come mostrato nella tabella seguente, ogni sottotipo molecolare di MIBC ha distinti:[6]

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Pattern di differenziamento (ad es. uroteliale/luminale, basale o neuroendocrino)

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Meccanismi oncogenetici (ad es. FGFR3, PPARG, RB1, ecc.)

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Microambienti tumorali (ad es. infiltrazione immunitaria o stromale)

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Caratteristiche istologiche (ad es. papillare, squamosa o neuroendocrina)

IT-LABS-oncologia-vescica-li.webp Associazioni cliniche (ad es. stadio del tumore, sesso o età)

Adattato da Kamoun A et al.[6]

L'approccio attuale alla gestione del LA/mUC

Le probabilità di sopravvivenza di un paziente affetto da tumore della vescica dipendono fortemente dallo stadio, e la progressione da MIBC a metastasi è comune[12][13][14]

Nonostante la cistectomia radicale raccomandata dalle linee guida,
fino al 50% dei pazienti con MIBC
può presentare una recidiva a distanza.[15]

Inoltre, la recidiva sistemica è più frequente nella malattia localmente avanzata (dal 32
al 62%) e nei pazienti con coinvolgimento linfonodale (dal 52 al 70%).[15]

Test genetici nei tumori avanzati o metastatici

La comprensione delle alterazioni genomiche che possono guidare la crescita tumorale ha migliorato gli outcome
dei pazienti con diversi tipi di cancro.[10][16] Di conseguenza, le linee guida internazionali raccomandano l'uso di routine
di test molecolari nei tumori avanzati o metastatici.[11][17]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp Le linee guida ESMO raccomandano l'uso di routine della NGS nei tumori
avanzati del polmone non squamoso a piccole cellule, della prostata,
dell'ovaio e del colangiocarcinoma.[11]

Il valore delle equipe multidisciplinari (MDT) nelle analisi genetiche

La gestione dell'UC sta diventando sempre più multidisciplinare, con una stretta collaborazione e un apporto critico da parte di diverse specializzazioni per guidare piani di gestione efficaci della malattia per i pazienti.[15][18]

Collabora subito con il tuo patologo per creare un'infrastruttura di analisi.[19]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp Il patologo è un partner essenziale nella diagnosi di UC
e nell'identificazione del tipo di tumore presente.[19]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp Poiché i tempi di esecuzione delle diverse piattaforme NGS possono variare, assicurati di eseguire i test molecolari
al momento della diagnosi di malattia avanzata.[10][17][20][21]

Quando si stabiliscono i protocolli di analisi molecolare per i pazienti con LA/mUC, è importante collaborare
con l'urologo curante per garantire la disponibilità di campioni di sufficiente qualità[22]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp La qualità dei campioni, compresa la cellularità del tumore, lo stato
di conservazione e di fissazione, è fondamentale per le pratiche ottimali
di analisi molecolare.[23][24]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp I campioni FFPE sono normalmente utilizzati per la maggior parte
delle tecniche di analisi molecolare, grazie al vantaggio della conservazione dei dettagli morfologici e alla possibilità di conservare i campioni
a lungo termine e a basso costo.[23][24]

IT-LABS-oncologia-vescica-point.webp Non è sempre possibile acquisire grandi quantità di DNA per i test genetici; tuttavia, i metodi NGS richiedono quantità di DNA pari a nanogrammi rispetto
al sequenziamento Sanger tradizionale, che richiede quantità in microgrammi.[21]

Quando si richiede un test molecolare, assicurarsi di considerare il tempo totale di esecuzione e di collaborare con il proprio MDT per assicurarsi
di avere risultati che consentano di guidare le decisioni terapeutiche
e orientarsi nella scelta delle linee di trattamento successive[22][25]

APOBEC: apolipoprotein B mRNA editing catalytic polypeptide-like; cellule T CD8: linfociti T citotossici; CDKN2A: cyclin-dependent kinase inhibitor 2A; DNA: acido desossiribonucleico; E2F3: gene codificante per il fattore
di trascrizione E2F3; EGFR: epidermal growth factor receptor; ELF3: gene codificante per il fattore di trascrizione E74-like ETS transcription factor 3; ERBB2: gene codificante per il recettore tyrosine-protein kinase erbB-2; ERCC2: gene codificante per la proteina XPD; ESMO: European Society of Medical Oncology; FFPE: fissato in formalina e incluso in paraffina; FGFR: fibroblast growth factor receptor; KDM6A: gene codificante per la lysine-specific demethylase 6A; LA: localmente avanzato; MDT: equipe multidisciplinare; MIBC: carcinoma alla vescica muscolo invasivo; mUC: UC metastatico; NCCN®: National Comprehensive Cancer Network®;
NGS: next-generation sequencing; cellule NK: cellule natural killer; PD-(L)1: programmed death-ligand 1; PPARG: peroxisome proliferator-activated receptor gamma; RB1: gene codificante per il tumour suppressor retinoblastoma protein 1; T2: crescita tumorale nel muscolo; T3: crescita tumorale nello strato lipidico; T4: crescita tumorale esterna alla vescica; TMB: burden delle mutazioni tumorali; TP53: gene codificante per p53;
UC: carcinoma uroteliale.

CP-512751 -